Mario BalotelliNegli anni interisti, breve parentesi di una carriera appena al di sopra della mediocrità, Mario Balotelli ha espresso tutto ciò che avrebbe potuto essere ed è stato: potenza immensa, tecnica sublime e una discreta testa di cazzo. In lui si intravedeva il futuro: sarebbe stato il nuovo italiano, il faro e la guida di una generazione che bramava integrazione ed era giustamente smaniosa di riscatto. Sembrava tutto perfetto. Con l’Inter è finita il 20 aprile del 2010 e da lì la sua parabola calcistica virò irrimediabilmente verso il basso seppur con qualche magia estemporanea che ogni volta faceva intravedere una rinascita che si sarebbe irrimediabilmente rivelata il solito miraggio.
Il personaggio è particolare e non facile da giudicare, basta…
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